CVetrano, gomme tagliate al taxi sociale. I Commissari non si fermano: "Contributi a famiglie con soggetto non autosufficiente"

Fermo da circa un mese il taxi sociale del Comune con due ruote vandalizzate da ignoti. Il Commissario Salvatore Caccamo: ”Non ci lasciamo intimidire da questi gesti. Si deve garantire la trasparenza e la legalità.” Difficile il lavoro degli assistenti sociali, sempre a fianco del disagio dei più bisognosi  che precisano: ”Noi non siamo solidarietà sociale ma offriamo servizi al cittadino”.

Probabilmente non tutti hanno compreso che il vento è cambiato, con lo scioglimento del Consiglio comunale, Castelvetrano, o a torto o a ragione, è entrato in un contesto che non può garantire il contributo all’istante, il pagamento dei fitti e nemmeno può provvedere immediatamente a riparare, sostituire un pezzo di ricambio dei mezzi usati, incaricare immediatamente una ditta per riparare un pozzo comunale, per fare un esempio, se non arriva prima l’informativa antimafia, come prevede la legge, dalla Prefettura con i suoi tempi che arrivano a sessanta giorni.

Lo stesso Commissario Salvatore Caccamo aggiunge: ”Il vandalismo gratuito, ricade sull’intera comunità e soprattutto sulle fasce più deboli, come nel caso del Taxi sociale. Stiamo tamponando la situazione con l’uso del mezzo dell’assistenza domiciliare.

Sono certo che prestissimo il mezzo tornerà in funzione, facendoci consegnare le gomme dal rivenditore, in attesa che arrivi poi il suo certificato antimafia. E’ bene sapere- continua il commissario Caccamo- che noi dobbiamo gestire la sofferenza delle casse comunali per debiti contratti dalle precedenti Amministrazioni, anche con l’accensione di mutui, che ammontano a quasi otto milioni di euro. Posso aggiungere che abbiamo chiesto all’Agenzia dei Beni Confiscati l’assegnazione di beni mobili in loro possesso, come mezzi meccanici, autovetture, pulmini, che speriamo presto di averli assegnati”.

Intanto è già partito a Castelvetrano con i Servizi al cittadino il progetto ”Home care premium”, finanziato dall’Inps, che vede protagonista il Distretto di Castelvetrano, che va a supportare economicamente il nucleo familiare che ha al suo interno un soggetto non autosufficiente, garantendo un contributo economico a chi mette in regola con contratto registrato un “assistente familiare”, obbligatoriamente esterno alla famiglia o alla parentale e scelto tra i 1650 iscritti in uno speciale elenco di persone qualificate e scelte secondo una turnazione.

Alle famiglie viene erogato mensilmente dall’Inps questo contributo chiamato “prestazione prevalente”, sempre in ambito territoriale. Castelvetrano è l’unico Comune che non esternalizza il servizio garantendo la velocità dell’affidamento diretto con la possibilità di fare lavorare sempre persone del territorio disponibili e qualificati con l’importante ricaduta occupazionale. Le prestazioni vengono pagate con i voucher e sono circa cento famiglie che stanno beneficiato di questo progetto nazionale.

Il Comune continua a gestire con i contrattisti e gli Lsu i servizi di assistenza domiciliare e di trasporto sociale che si occupa di novanta soggetti. Il lavoro difficile dei Servizi sociali ha permesso di aderire ad un progetto Europeo e Ministeriale che ha portato a reperire un milione e mezzo di euro, e grazie a questo finanziamento, si potrà prendere in carico l’intero nucleo familiare.

E’ in fase di partenza, tra gli altri progetti, anche l’ex progetto Auxilia, adesso Seis (Sostegno Economico Inclusione Sociale), a favore di persone in grado di lavorare a beneficio della collettività. Insomma i progetti e i Servizi al cittadino ci sono, sono invece finiti i contributi a pioggia “una tantum”. Tutto passa attraverso la lente d’ingrandimento della massima trasparenza, piaccia o non piaccia.